Divenuto uno strumento politico indispensabile per la gestione dell’immigrazione e dell’asilo, la pratica della detenzione amministrativa dei migranti si sviluppa in maniera inquietante. Non è vero solo in Europa. L’attualità recente in Grecia, in Canada e in Israele (vedi l’analisi in allegato) testimonia l’evoluzione eccessiva del ricorso alla detenzione da parte dei governi. La marginalizzazione delle persone giudicate indesiderabili che ne risulta, rimane largamente nascosta alla società (...)
Archives
Articoli di questa rubrica
No alla detenzione dei richiedenti asilo nella direttiva accoglienza !
A seguito del Consiglio europeo di Tampere nel 1999, i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea hanno deciso di creare un regime europeo comune in materia di asilo. In un primo momento, questo avrebbe dovuto tradursi nella definizione di norme minime comuni e, in particolare, di alcuni condizioni minime relative all’accoglienza dei richiedenti asilo. In questo contesto, è stata adottata la direttiva «accoglienza» il cui obiettivo è assicurare ai richiedenti asilo un livello di vita (...)
Campagna di visite ai centri di identificazione ed espulsione per stranieri : gli ostacoli al diritto di conoscere
« Campi di detenzione per stranieri in Europa : Aprite le porte ! Abbiamo il diritto di conoscere ! »
La detenzione amministrativa degli stranieri, strumento ormai banalizzato delle politiche migratorie europee, è una realtà nascosta alla società civile e ai media. Questa mancanza di trasparenza è causa di derive e violazioni dei diritti dell’uomo . Per questo, la rete Migreurop e Alternative Europe hanno lanciato una campagna di visite ai centri di detenzione per stranieri in Europa e nei paesi frontalieri dell’UE. Le visite si sono svolte dal 26 marzo al 26 aprile 2012. L’obiettivo era (...)
Violato il diritto all’informazione della società civile e della stampa nei centri di detenzione per stranieri
17 aprile 2012
Nel quadro della campagna inter-associativa “Open Access: Aprite le porte! Abbiamo il diritto di sapere!”, le reti Migreurop, European Alternatives e Reporters Sans Frontières dal 26 marzo e fino al 26 aprile hanno chiesto di visitare i centri di detenzione per migranti. Per comporre questo quadro della situazione sul diritto di accesso della società civile e dei media ai centri di detenzione per stranieri, numerosi giornalisti, associazioni e collettivi hanno presentato domande (...)NATO: Chiarire la risposta alle morti in mare
Nell’anniversario della morte dei migranti, c’è bisogno di una spiegazione pubblica
(Bruxelles, 26 marzo 2012) - La NATO e i suoi Stati membri devono fornire informazioni utili a chiarire la catena di eventi che hanno portato alla morte di 63 immigrati in una barca che attraversava il Mediterraneo un anno fa, si legge nelle lettere congiunte inviate da una coalizione di gruppi per i diritti umani alla NATO e ai suoi Stati membri, e pubblicate oggi.