NOTE DI MIGREUROP Numero 7 - Maggio 2018
Libia : Finanziamenti europei per i carnefici dei migranti
Dall’inizio degli anni 2000, le negoziazioni tra l’Unione europea e la Libia illustrano la politica di esternalizzazione delle frontiere : la « gestione dei flussi migratori » autorizza tutti i compromessi e le violazioni delle convenzioni internazionali.
Il colonnello Gheddafi aveva trovato nel ricatto migratorio una leva per ritagliarsi uno spazio al tavolo delle nazioni. La sua caduta sembra aver lasciato orfani i responsabili politici europei. I quali, per trovare nuove guardie di confine, sono pronti a finanziare i carcerieri di migranti, rinchiusi nei campi o gettati in mare.
Nell’autunno del 2017, le immagini della CNN hanno fatto scoprire al mondo uno « schiavismo moderno », già
denunciato in precedenza dai difensori dei diritti umani.
Il Presidente francese, Emmanuel Macron, a quel punto ha parlato di « crimini contro l’umanità ». Incontestabilmente, vengono commessi crimini contro l’umanità contro le persone a cui si impedisce di esercitare il proprio diritto di emigrare. In primo luogo quelli perpetrati dalle autorità europee che lasciano morire in mare o respingono in Libia migliaia di candidati all’esilio.