La rete Migreurop, nata in occasione del Forum sociale europeo di Firenze nel 2002 e costituita ufficialmente come associazione nel 2005, comprende oggi 52 associazioni e 42 attivisti e ricercatori provenienti da 18 Paesi dell’Europa, dell’Africa subsahariana, del Maghreb e del Medio Oriente.
L’obiettivo di Migreurop è documentare, decifrare e denunciare congiuntamente le conseguenze delle politiche migratorie europee sui diritti e sulle condizioni di vita dei migranti in ogni fase del (…)
Who we are
Migreurop is a Euro-African network of human rights organisations, activists and researchers. Its aim is to identify, publicise and denounce the consequences of European migration policies on the living conditions and the respect of the rights of people on the move, throughout the exile process (obstacles to mobility, the closing of borders, formal and informal detention, the various forms of deportation, as well as the externalisation of border controls and asylum practised by the EU and its Member States). The Migreurop network thus contributes to the defence of the fundamental rights of people on the move and to the promotion of freedom of movement and settlement for all.
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Associazioni aderenti a Migreurop
La rete si basa sulla competenza dei suoi membri (52 associazioni e 42 membri individuali), presenti in 18 paesi in Europa, Africa e Medio Oriente. Che mettono le loro diverse competenze al servizio di Migreurop. Si incontrano regolarmente per scambiare e costruire un’analisi condivisa delle conseguenze delle politiche migratorie europee, e quindi sviluppare sinergie e strategie comuni per difendere i diritti fondamentali degli esuli.
Lista dei membri di Migreurop : (…)Posizionamento della rete
Per la chiusura dei campi per stranieri e per la libertà di circolazione
Per la chiusura dei campi per stranieri, in Europa e altrove 2010
Negli Stati membri dell’Unione Europea e nei paesi che si trovano ai suoi confini (Libia, Marocco, Turchia, Ucraina) e anche oltre (Mauritania, Libano), i luoghi di detenzione per gli stranieri, il cui numero è cresciuto costantemente a partire dalla fine del ventesimo secolo, occultano degli obiettivi che sono contrari agli impegni internazionali ai quali alcuni di questi stessi Stati hanno aderito (Convenzione delle (…)Per la chiusura dei campi per stranieri, in Europa e altrove
Negli Stati membri dell’Unione Europea e nei paesi che si trovano ai suoi confini (Libia, Marocco, Turchia, Ucraina) e anche oltre (Mauritania, Libano), i luoghi di detenzione per gli stranieri, il cui numero è cresciuto costantemente a partire dalla fine del ventesimo secolo, occultano degli obiettivi che sono contrari agli impegni internazionali ai quali alcuni di questi stessi Stati hanno aderito (Convenzione delle Nazioni Unite relativa allo status dei rifugiati, Convenzione (…)