22 settembre 2016
Con sempre più poteri e un’impunità totale, l’agenzia europea di controllo delle frontiere cambia nome e si vede riconosciuto un mandato rafforzato. L’Unione Europea ha scelto di aumentare le risorse dedicate all’espulsione, al controllo e alle attività di cooperazione al di fuori del proprio territorio, a scapito dei diritti dei migranti e dei rifugiati.
Rafforzando il mandato di Frontex, ora ribattezzata «Guardia Costiera e di Frontiera Europea», l’Unione Europea mostra (...)
Communiqués
Articoli di questa rubrica
Aleppo sotto le bombe
L’UE domanda alla Turchia di sorvegliare le sue frontiere
Mentre una marea di bombe constringe all’esodo gli abitanti della regione di Aleppo, la principale preoccupazione dei governi europei resta quella di tenere queste persone il più lontano possibile dalle proprie frontiere. Per far ciò non esitano a rivolgersi alla Turchia, direttamente coinvolta nel campo di battaglia geopolitico che è divenuta la Siria. Mentre decine di migliaia di rifugiati si ammassano alle frontiere turche, Recep Erdogan negozia con un’Europa con le spalle al muro il (...)
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Novembre 2015
Care e cari,
L’attualità, spesso drammatica, ma anche le azioni di solidarietà, realizzate da cittadini ed associazioni, hanno messo in luce, da diversi mesi, il fallimento delle politiche migratorie europee che Migreurop denuncia da tempo. Svolgere tale attività, sempre più intensa, ha un costo : per preservare e consolidare la nostra indipendenza finanziaria ci rivolgiamo dunque a voi.
La nostra rete di militanti e ricercatori è nata, a partire dal 2002, attorno alle persone (...)L’UE costringe i suoi vicini a farsi carico della sua politica di non accoglienza
Mentre si svolge l’11 e 12 novembre il summit Europa-Africa de La Valetta, la rete Migreurop sottolinea come, dietro la cooperazione e lo sviluppo, l’UE si dedica in realtà a un vero e proprio mercanteggiare con gli Stati africani al fine di subappaltargli il controllo delle sue frontiere, di restringere le possibilità di circolare liberamente e favorire, al contrario, la detenzione e le espulsioni dei profughi illegalizzati.
A solo qualche settimana dall’ondata di emozione planetaria suscitata (...)Ponti, non armi!
Un appello in favore di una politica di accoglienza dei migranti, dei richiedenti asilo e dei profughi.