Per molti osservatori, la politica dell’Unione europea (UE) sarebbe caratterizzata da una divergenza profonda tra la “vecchia Europa” e il cosiddetto gruppo di Visegrad, composto da Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. La campagna xenofoba di Viktor Orbàn contro la “rilocazione coercitiva di cittadini non ungheresi in Ungheria”, plebiscitata, malgrado la debole partecipazione (40%) al referendum di domenica 2 ottobre, da oltre il 98% dei votanti, sarebbe una prova dell’entità di (…)
2016
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Rafforzamento dell’agenzia Frontex: L’UE ancora sorda alle grida d’allarme delle ONG
22 settembre 2016
Con sempre più poteri e un’impunità totale, l’agenzia europea di controllo delle frontiere cambia nome e si vede riconosciuto un mandato rafforzato. L’Unione Europea ha scelto di aumentare le risorse dedicate all’espulsione, al controllo e alle attività di cooperazione al di fuori del proprio territorio, a scapito dei diritti dei migranti e dei rifugiati.
Rafforzando il mandato di Frontex, ora ribattezzata «Guardia Costiera e di Frontiera Europea», l’Unione Europea (…)La campagna “Open Access Now” lascia il campo alla mobilitazione "Close the Camps"
Il 18 giugno 2010 la rete associativa Migreurop ha deciso di prendere posizione contro la detenzione dei/delle stranieri/e.
Lanciata nel 2011, la campagna “Open Access Now” ha voluto fare conoscere le realtà invisibili della detenzione, le sue derive e le violazioni dei diritto che ne conseguono. La campagna richiedeva una trasparenza totale ed un accesso incondizionato all’informazione e ai luoghi di privazione della libertà per i/le giornalisti/e e la società civile. Al fine di (…)Aleppo sotto le bombe
L’UE domanda alla Turchia di sorvegliare le sue frontiere
Mentre una marea di bombe constringe all’esodo gli abitanti della regione di Aleppo, la principale preoccupazione dei governi europei resta quella di tenere queste persone il più lontano possibile dalle proprie frontiere. Per far ciò non esitano a rivolgersi alla Turchia, direttamente coinvolta nel campo di battaglia geopolitico che è divenuta la Siria. Mentre decine di migliaia di rifugiati si ammassano alle frontiere turche, Recep Erdogan negozia con un’Europa con le spalle al muro il (…)