Molti attivisti per i diritti degli stranieri hanno visto nella copertura mediatica del campo di Sangatte, nel 2000, un’illustrazione magistrale dell’assurdità delle politiche migratorie europee. Sono stati portati alla luce gli effetti degli ostacoli alla circolazione delle persone e il rifiuto di accogliere migranti e rifugiati. Di solito invisibili perché sparsi lungo le frontiere o confinati in luoghi nascosti, improvvisamente diventavano visibili a causa della loro concentrazione in questo (...)
Who we are
Migreurop is a Euro-African network of human rights organisations, activists and researchers. Its aim is to identify, publicise and denounce the consequences of European migration policies on the living conditions and the respect of the rights of people on the move, throughout the exile process (obstacles to mobility, the closing of borders, formal and informal detention, the various forms of deportation, as well as the externalisation of border controls and asylum practised by the EU and its Member States). The Migreurop network thus contributes to the defence of the fundamental rights of people on the move and to the promotion of freedom of movement and settlement for all.
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Associazioni aderenti a Migreurop
La rete si basa sulla competenza dei suoi membri (51 associazioni e 40 membri individuali), presenti in 17 paesi in Europa, Africa e Medio Oriente. Che mettono le loro diverse competenze al servizio di Migreurop. Si incontrano regolarmente per scambiare e costruire un’analisi condivisa delle conseguenze delle politiche migratorie europee, e quindi sviluppare sinergie e strategie comuni per difendere i diritti fondamentali degli esuli.
Lista dei membri di Migreurop : (...)Posizionamento della rete
Per la chiusura dei campi per stranieri e per la libertà di circolazione
Per la chiusura dei campi per stranieri, in Europa e altrove 2010
Negli Stati membri dell’Unione Europea e nei paesi che si trovano ai suoi confini (Libia, Marocco, Turchia, Ucraina) e anche oltre (Mauritania, Libano), i luoghi di detenzione per gli stranieri, il cui numero è cresciuto costantemente a partire dalla fine del ventesimo secolo, occultano degli obiettivi che sono contrari agli impegni internazionali ai quali alcuni di questi stessi Stati hanno aderito (Convenzione delle Nazioni (...)Per la chiusura dei campi per stranieri, in Europa e altrove
Negli Stati membri dell’Unione Europea e nei paesi che si trovano ai suoi confini (Libia, Marocco, Turchia, Ucraina) e anche oltre (Mauritania, Libano), i luoghi di detenzione per gli stranieri, il cui numero è cresciuto costantemente a partire dalla fine del ventesimo secolo, occultano degli obiettivi che sono contrari agli impegni internazionali ai quali alcuni di questi stessi Stati hanno aderito (Convenzione delle Nazioni Unite relativa allo status dei rifugiati, Convenzione (...)