Lancio della campagna di visite parlamentari nei luoghi di detenzione dei migranti

Conferenza stampa

Da circa dieci anni le politiche europee d’asilo ed immigrazione hanno determinato un aumento del numero di centri di detenzione per migranti. Nell’UE e alle sue frontiere meridionali e orientali, il loro numero è passato da 324 nel 1999 a 473 nel 2011 [1], senza contare i luoghi invisibili di detenzione come commissariati o cabine delle navi, cui si ricorre temporaneamente, ma regolarmente.

Nonostante la direttiva « rimpatri » [2] preveda che « i pertinenti e competenti organismi ed organizzazioni nazionali, internazionali e non governativi hanno la possibilità di accedere ai centri di permanenza temporanea » e il Parlamento europeo [3] e, in particolare, la commissione Libertà civili, giustizia e affari interni [4] si siano pronunciati a favore di un diritto d’accesso della società civile, le difficoltà persistono. Le autorità dei Paesi membri rifiutano nella maggior parte dei casi l’accesso dei giornalisti a questi centri, l’accesso delle associazioni è sottoposto a regole estremamente restrittive e finanche le visite degli eletti sono talvolta limitate dalle autorità.

Non è raro che dei bambini – talvolta senza rappresentante legale – siano detenuti, così come delle persone in cerca di protezione – è il caso oggi di numerosi cittadini siriani. Molte persone sono detenute in maniera illimitata anche se la direttiva “rimpatri” ha fissato la durata massima di detenzione a diciotto mesi. Questi pochi esempi testimoniano dei trattamenti inumani e degradanti che le politiche e le pratiche fanno subire ogni giorno a degli esseri umani “colpevoli” soltanto di non avere documenti di viaggio e/o titoli di soggiorno in regola.

Le visite di centri di detenzione sono uno degli strumenti della campagna « Open Access Now » lanciata a ottobre del 2011 da Migreurop e Alternative europee. Mentre associazioni e giornalisti impegnati nella campagna presentano regolarmente domande d’accesso, tra aprile e giugno 2013 dei membri del Parlamento europeo (per i quali l’accesso a questi centri è assicurato per legge) effettueranno visite in diversi luoghi di detenzione per continuare a compilare un inventario delle condizioni di vita all’interno di questi centri che restano molto spesso opache.

Sotto il patronato delle deputate europee Hélène Flautre (Verdi/ALE) e Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), mercoledì 24 aprile 2013 dalle 13 alle 14:30 si terrà al Parlamento europeo a Bruxelles (sala PHS 1 C 51) una tavola rotonda. Giornalisti, parlamentari e rappresentanti della società civile testimonieranno delle loro esperienze di visita. A seguire gli aspetti problematici dell’accesso ai centri di detenzione saranno presentati a traverso gli interventi del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dell’Associazione per la prevenzione della tortura.

L’obiettivo di questo incontro e delle visite parlamentari è rafforzare la vigilanza, sottolineare la necessità di trasparenza su questi luoghi e dare maggiore visibilità ai problemi legati alla detenzione dei migranti per incoraggiare evoluzioni legislative nazionali ed europee verso un maggior rispetto dei diritti umani.

La tavola rotonda sarà seguita da una conferenza stampa dalle 14:30 alle 15:00 (sala ASP 5 G 2).

Contatto stampa: contact@migreurop.org